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Le mie poesie |
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Nebbiosi Silenzi |
di Mario Berto |
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Sinfonia di Primavera
C’è musica nel giorno
che di luce
il sole inonda,
e di calore accende.
Soavemente,
vibra in cielo
con note di passione
e geme sulla terra
la forza che risveglia
e gonfia di vita
fiori, animali ed erbe,
tanta, che l’anima ti prende,
e con furore ovunque
apre, o sparge il seme
già rorido d’amore. |
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Mia l’immensità
Solo, in cima alla collina,
con pensieri alla deriva,
lo sguardo perso al piano,
un mormorio mi porta il vento
e profumo di ginestra intorno.
In fondo, orizzonti bianchi,
nuvole di piombo in cielo:
io penso a un altro mondo.
E’ mia l’immensità, lo spazio
e l'azzurro che c'è oltre,
mie le speranze, i desideri
e i tanti, tanti sogni
che mi fanno girotondo. |
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Onda di passione
Come risciacqua l’onda
rocce e sabbia,
o, in giorno di tempesta,
tra arditi scogli
in mille flutti irrompe,
così, dolce torna
ed acuto tormento
accende la passione mia,
nel rinnovar di vita
speranze e delusioni.
Gabbiani gridano nell’alba
fresca ancor di brezza,
son voci, son rimpianti
di sguardi furtivi e languidi,
ardore di carezze e baci.
Son voci, son richiami
su nel cielo, sopra il mare,
si perdono nel volo
in giochi d’ali senza fine,
eterna mia malinconia.
Un sentimento prende
e strugge in core,
voglia d’amore,
d’infinito e cielo.
Come brezza di marina
spira la passione mia
e va increspando l’onda,
mare d’umanità confusa.
Smarrito e perso
per tanto azzurro,
su questa spiaggia
solo un’onda aspetto
con ansia e desiderio:
amore, acqua di vita
che mi disseti e lavi. |
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Meraviglioso il sole
Dopo la nebbia, della notte,
stamani, meraviglioso il sole
rischiara e scalda il giorno
ed allegria nell'anima desta.
Vorrei parlarti, donna!
Sussurrarti parole gentili e d’amore,
dirti che è grande il bene che ti voglio.
Vorrei portarti nel verde dei prati,
farti ascoltare la musica e le mille voci
che nell’aria Primavera effonde
e, sull’erba stesa, donarti un fiore.
Con occhi ebbri d’infinito,
per mano la tua anima condurre
per mondi sconosciuti e persi
nell’azzurro di questo cielo,
vorrei. E, farti sognare.
Voleremo verso le terre del vento,
pianure, colline e deserti
dove intorno mille voci parlano
mille voci mutano
nelle ore diverse del giorno.
Noi, incantati del nostro sorriso,
fermi sulla cima più alta
a guardare stupiti
i nostri segreti pensieri.
Sulla collina più verde,
con racchiusi nel cuore
sensuali desideri di vita,
ardente passione, che prende,
che scorre, salta, precipita,
unisce, ci fonde ed esplode
in una emozione infinita. |
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Inverno dentro me
Inverno dentro me
va dissecando il gelo
fiori d’emozioni
per sentimenti nuovi.
Tormento di passioni
va rimestando in cuore
nuvole d’affetti,
ed imperioso ridesta
fremito di vita.
Più non dispiego l’ali
al volo libero
per sete d’infinito
d’azzurro e cielo.
Cupa s’addensa la bufera
e tumultuoso turbine
va gelando in fredda
ed illusoria indifferenza
questi giorni miei
d’età matura,
creduta ferma e saggia,
o, da giovanili ardori
già lontana e spenta.
Indugia la tempesta,
poi rapida s’appresta
a squassare il torpore
di tanti giorni trascorsi
uguali, calmi e grigi.
Eppure, in tanto freddo,
brucia in cuore
oscuro sentimento,
quasi fiume inquieto
vien dilagando,
in torbidi gorghi,
risucchiando l’anima
verso ignoti abissi.
La vita scorre, travolge,
trascina dentro il tempo,
ma sempre, ferace limo dona
al desiderio mio d’amare.
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Giorno d’Estate
La pioggia della notte
riveste l’erba
e gli alberi nel campo.
Il giorno s’è vestito
di nebbia e di vapori
e spande intorno
acre, odor di terra.
Vanno i miei pensieri
per la campagna in festa,
come farfalle bianche
vanno incontro al sole,
girano nell’aria
danzano sui fiori.
Musica e colore
van cambiando l’ore
del giorno che s’avanza,
nel cielo terso il sole.
La calura avvolge
nel silenzio il campo,
s’estende dentro al bosco.
Cessa l’eco attorno
dell’usignolo il canto,
solo cicale e grilli
e lor frinire,
un tubar di tortora
s’ode più lontano.
Là, un garrir di rondine
che torna dall’azzurro
portando cibo
ai piccoli nel nido.
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Confusione
Alito di vento al tramonto
sospinge pensieri
verso indefiniti orizzonti.
Vaganti nella notte
desideri confusi
s’accompagnano alle stelle
naufraghe nell’essere.
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Rapsodia d’amore
Brezza di marina e d’infinito
al susseguirsi d’onde sulla rena
li accompagna il passo
nei pensieri assorti
felici del loro stare insieme
mano nella mano
rapiti nel proprio sguardo.
Orizzonte di luce chiara
disperde nebbiosi silenzi.
Pungente freddo dissipa
timori e piccole paure
in volti sorridenti
desiderio di labbra in abbandono
un bacio nell’abbraccio.
Spinte dal vento parole perse
intorno vibrante musica
brivido di passione
nell’anima irrompe
rapsodia d’amore. |
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Solitudine
Solo, per deserti sentieri,
cammino tra alberi spogli
e mi raggiunge il vento.
Sibila tra i rami,
tremano i cespugli
assetati di Primavera.
Va frugando la terra
fredda dell’inverno
nidi in abbandono
tra foglie morte, sterpi,
ed erbe dissecate.
Da un cielo di piombo
una livida luce
filtra stentorea.
Allineate in fondo
stagliate nell’orizzonte
sagome nere di colli
come arcaici tumuli
d’impossibili giganti.
Ed il pensiero avanti a me!
Nel bosco agitato
m’inoltro confuso
tra istinti e sentimenti
in caos primordiale
e tanta sete d’infinito.
Infinite domande,
infiniti perché,
struggente malinconia
in cerca di risposta
a questo “io” solitario.
Dal piano mi giunge ossessivo
continuo sciabordio di vita,
incessante mormorio,
brusio sommesso,
come pianto antico
d’umanità in affanno. |
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Affresco di Primavera
Volo di falchi
tra nuvole d’argento
liberi nel vento
in giochi d’infinito.
Si librano nel cielo
con ali di luce
fendono l’azzurro
con artigli d’amore
a ghermire gocce di rugiada
su petali di rosa
da donare al sole.
In acuti richiami si spande
armoniosa sinfonia di vita.
Note d’organo esplodono,
si rincorrono nel vento,
e picchiano gioiose
sulla fuga dell’Inverno.
Saettante volo di falchi,
festanti evoluzioni
su prati trapunti
di margherita e viola.
Volo che plana, sospeso,
su mare d’erba profumata
e incantati, algidi,
alberi parati a festa.
Volo di falchi
dipinto nell’azzurro,
ricami di cielo
tra nuvole d’argento,
boschi di luce e prati,
fili d’erba e fiori:
affresco di Primavera. |
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